Qui l’epidemia che dilaga lo priva del padre Antonio ed egli, a soli sedici anni, si trova ad essere responsabile del sostentamento di una numerosa famiglia composta dalla madre, da tre sorelle e da due fratelli più piccoli di lui.
Imperatore Carlo V, Juan Pantoja de la Cruz (copia da un Tiziano andato perduto). Museo del Prado, Madrid
Nonostante quanto Vasari stesso dichiara, è improbabile che, proprio in questo frangente, egli abbia iniziato la stesura delle Ricordanze, che anche studi recenti sono orientati ad attribuire ad un’epoca più tarda.
E’ tuttavia significativo che proprio da questo drammatico momento della sua esistenza egli abbia preso le mosse per costruire un’immagine di sé che corrispondeva ad un topos letterario ampiamente diffuso nel Rinascimento italiano: quello dell’artista destinato, dopo un difficile esordio, ad incarichi sempre più prestigiosi e al successo – anche economico – nelle principali Corti della penisola.
Museo Casa Vasari Arezzo, Archivio Vasari 30 (64) c. 1r
Vasari non manca di annotare nelle sue Ricordanze i lavori eseguiti nella sua casa aretina, ivi compresa la decorazione della Camera di Abramo (maggio 1548) e della Sala del Trionfo della Virtù (luglio 1548):
Museo Casa Vasari Arezzo, Archivio Vasari 30 (64), c. 17v
Museo Casa Vasari Arezzo, Archivio Vasari 30 (64), c. 30v