Gerarchia:
Titolo attribuito: Descrizione delle allegorie dei dodici mesi e delle quattro stagioni
Contenuto: Descrizione delle allegorie dei dodici mesi e delle quattro stagioni. Gennaio: un cacciatore; Febbraio: un uomo che si scalda al fuoco; Marzo: un soldato; Aprile: un pastore con zampogna e una capra; Maggio: un uomo con fiori; Giugno: un contadino che taglia il fieno; Luglio: un contadino in un campo di grano; Agosto: un uomo uscito dal bagno con un fiasco alla bocca; Settembre: un uomo che mangia l'uva colta da una vite; Ottobre: un giovane con gabbie di uccelli; Novembre: un contadino che ara il campo; Dicembre: un contadino che semina. Inverno: un vecchio che trema dal freddo; Primavera: una giovane che sparge fiori; Estate: una donna con spighe di grano; Autunno: un giovane con un corno dell'abbondanza pieno di frutti.
Note: mm. 291x217.
A c. 11v compare l'annotazione di mano di Giorgio Vasari: "Inventione de' Mesi"; nel documento sono infatti riportate le allegorie dei dodici mesi fornite al Vasari da Annibal Caro per la decorazione pittorica di una loggia nel Palazzo di Bindo Altoviti a Roma iniziata il 10 settembre 1553: cfr. 30, c. 21r /n. 215. Presumibilmente si tratta della copia del documento originale autografo del Caro, di cui si è conservato un frammento relativo ai mesi di luglio agosto e settembre contenuto in 31, cc. 63r-64v. Nell'Archivio vasariano è presente anche la lettera inviata dal Vasari al Caro il 20 novembre 1553 in cui si chiedeva con sollecitudine l'invio dell' "inventione de' XII mesi", mentre il Caro, in un rescritto apposto sulla stessa lettera, informava di aver prestato quello " 'stratto " ad un amico impegnandosi a recuperarlo quanto prima: cfr. 11, c. 6rv. Le medesime allegorie furono utilizzate nuovamente dal Vasari per realizzare i mesi raffigurati nel fregio del soffitto della Sala di Opi in Palazzo Vecchio a Firenze; non a caso, sempre a c. 11v, Giorgio Vasari il Giovane ha copiato le descrizioni delle allegorie delle quattro stagioni fornite al Vasari da Cosimo Bartoli per la decorazione pittorica della Sala di Opi e riportate in un documento autografo dello stesso Bartoli contenuto in 31, cc. 25r-26v. A c. 10r, in alto, compare la numerazione a penna del documento: "nr. 6".
Opere artistiche menzionate:
- Vasari, Giorgio, "Tributo a Cerere, i dodici mesi dell'anno, Flora e l'Arno, Roma e il Tevere", affreschi staccati, Roma, Museo Nazionale di Palazzo Venezia (già Palazzo Altoviti);
- Vasari, Giorgio e aiuti, "La dea Opi sul carro trainato da leoni, allegorie delle quattro Stagioni e dei Mesi", Firenze, Palazzo Vecchio, Quartiere degli Elementi, Sala di Opi, decorazione del soffitto e del fregio.
A c. 11v compare l'annotazione di mano di Giorgio Vasari: "Inventione de' Mesi"; nel documento sono infatti riportate le allegorie dei dodici mesi fornite al Vasari da Annibal Caro per la decorazione pittorica di una loggia nel Palazzo di Bindo Altoviti a Roma iniziata il 10 settembre 1553: cfr. 30, c. 21r /n. 215. Presumibilmente si tratta della copia del documento originale autografo del Caro, di cui si è conservato un frammento relativo ai mesi di luglio agosto e settembre contenuto in 31, cc. 63r-64v. Nell'Archivio vasariano è presente anche la lettera inviata dal Vasari al Caro il 20 novembre 1553 in cui si chiedeva con sollecitudine l'invio dell' "inventione de' XII mesi", mentre il Caro, in un rescritto apposto sulla stessa lettera, informava di aver prestato quello " 'stratto " ad un amico impegnandosi a recuperarlo quanto prima: cfr. 11, c. 6rv. Le medesime allegorie furono utilizzate nuovamente dal Vasari per realizzare i mesi raffigurati nel fregio del soffitto della Sala di Opi in Palazzo Vecchio a Firenze; non a caso, sempre a c. 11v, Giorgio Vasari il Giovane ha copiato le descrizioni delle allegorie delle quattro stagioni fornite al Vasari da Cosimo Bartoli per la decorazione pittorica della Sala di Opi e riportate in un documento autografo dello stesso Bartoli contenuto in 31, cc. 25r-26v. A c. 10r, in alto, compare la numerazione a penna del documento: "nr. 6".
Opere artistiche menzionate:
- Vasari, Giorgio, "Tributo a Cerere, i dodici mesi dell'anno, Flora e l'Arno, Roma e il Tevere", affreschi staccati, Roma, Museo Nazionale di Palazzo Venezia (già Palazzo Altoviti);
- Vasari, Giorgio e aiuti, "La dea Opi sul carro trainato da leoni, allegorie delle quattro Stagioni e dei Mesi", Firenze, Palazzo Vecchio, Quartiere degli Elementi, Sala di Opi, decorazione del soffitto e del fregio.
Unità documentarie collegate:
Segnatura: AV, 31 (65), cc. 10r-11v
Persone/famiglie:
Bibliografia:
- Frey, Karl - Vasari, Giorgio, Il carteggio di Giorgio Vasari / edito e accompagnato di commento critico da Carlo Frey, Munchen: G. Muller, 1923, xii, 788 p. ; 26 cm.
- Inventario e regesto dei manoscritti dell'archivio vasariano, Del Vita, Alessandro, Roma: R. Istituto d'archeologia e storia dell'arte, 1938, 209 p. ; 26 cm.
- Vasari, Giorgio, Lo zibaldone di Giorgio Vasari, Del Vita, Alessandro, Roma: R. Istituto d'archeologia e storia dell'arte, 1938, 358 p. ; 25 cm.
- Giorgio Vasari : principi, letterati e artisti nelle carte di Giorgio Vasari: Casa Vasari; pittura vasariana dal 1532 al 1554: sottochiesa di S. Francesco : Arezzo, 26 settembre-29 novembre 1981, Firenze: EDAM, 1981, 356 p., [201] p. di tav. : 376 ill. ; 23x20. Catalogo delle mostre. - In testa al frontespizio: Regione Toscana; Comune di Arezzo; Provincia di Arezzo; Soprintendenza ai beni ambientali architettonici artistici e storici di Arezzo
- Ritratto di un banchiere del Rinascimento : Bindo Altoviti tra Raffaello e Cellini, Chong, Alan; Pegazzano, Donatella; Zikos, Dimitrios, xxvi, 487 p. : ill. ; 28 cm, Editore: Milano ; Boston: Electa : Isabella Stewart Gardner Museum, 2004. ontiene un'ampia sezione di saggi e il catalogo della mostra allestita a Boston, Isabella Gardner Stewart Museum, dall'8 ottobre 2003 al 12 gennaio 2004, e a Firenze, Museo nazionale del Bargello, dal 1 marzo al 15 giugno 2004