Gerarchia:
Da: Adriani Giovanni Battista (s.l.)
A: Medici de' Francesco (s.l.)
Data: 1564-1569
Note alla data: Databile dopo il 1564, quando Francesco de' Medici divenne reggente insieme al padre Cosimo, e prima del 1569: cfr. "Principi, letterati", Cat mostra, p. 171
Contenuto: L'Adriani è stato informato dal priore dell'[ospedale degli] Innocenti [Vincenzo Borghini] che il "Principe" [Francesco de' Medici] desidera che si realizzi una serie di arazzi per decorare la sua camera. Invia quindi al [Medici] alcuni suggerimenti per i relativi soggetti iconografici. Ritiene che sia meglio scartare l'idea, avanzata dal [Medici] stesso, di raffigurarvi episodi tratti dalle storie dei re persiani o medi; ha infatti compiuto alcune ricerche riguardo le gesta di Ciro [il Grande], Cambise, Dario e Serse, senza trovare niente di interessante. Considera sia meglio rappresentarvi una storia conosciuta, che consenta di creare immagini non solo belle in quanto eseguite da artisti capaci ma anche che dilettino l'animo dell'osservatore, il quale conoscendone il significato possa essere in grado di apprezzare quanto perfettamente siano state realizzate. Suggerisce di raffigurare su cinque arazzi la storia di Teseo e Ariannna: nel primo arazzo rappresenterebbe la partenza delle fanciulle ateniesi dal porto del Pireo per essere inviate a Creta come tributo al Minotauro; nel secondo Teseo che giunto a Creta si presenta al cospetto di Minosse, raffigurato insieme alla moglie Pasifae e alla figlia Arianna; nel terzo Teseo che uccide il Minotauro dopo essere penetrato nel labirinto aiutato da Arianna, raffigurata mentre attende impaurita il ritorno dell'eroe; nel quarto, da un lato, Teseo che fugge dopo aver abbandonato Arianna sull'isola di Nasso, aspra e montuosa, e, dall'altro lato, Bacco col suo seguito; nel quinto rappresenterebbe Teseo che tornato ad Atene apprende la notizia della morte del padre Egeo, del quale si scorge in lontananza il corteo funebre.
Note: firma autografa, con annotazioni.
mm. 290x203; inchiostro acido che ha determinato piccole lacerazioni restaurate con velatura.
La lettera è priva delle indicazioni del luogo, della data e dell'indirizzo. A c. 153v compare l'annotazione di mano di Giorgio Vasari: "Inventioni per panni d'arazzo del Marcellino". Si potrebbe pensare che la lettera sia stata consegnata dal Medici stesso al Vasari perché questi pensasse a tradurre i soggetti iconografici in cartoni da fornire alle arazzerie ducali. In Palazzo Vecchio a Firenze la camera di Francesco de' Medici corrisponde a quella detta "del duca Cosimo", attigua allo studiolo dello stesso Francesco e decorata tra il 1559-1560 (cfr. 14, 21r-22v e 31, cc. 3r-4v) e la fine del 1562 (cfr. il "ricordo" del Vasari in 30, c. 25r /n. 283). ALLEGRI-CECCHI, p. 188, hanno riferito all'arredamento di questa stanza tre arazzi, di cui si hanno testimonianze documentarie, raffiguranti la storia del re Salomone, sulla base dell'analogia dei soggetti iconografici con le pitture della volta. Non è invece noto se gli arazzi con le storie di Teseo e Arianna siano stati eseguiti; potrebbero essere stati destinati anche ad un altro locale del quartiere di Francesco.
mm. 290x203; inchiostro acido che ha determinato piccole lacerazioni restaurate con velatura.
La lettera è priva delle indicazioni del luogo, della data e dell'indirizzo. A c. 153v compare l'annotazione di mano di Giorgio Vasari: "Inventioni per panni d'arazzo del Marcellino". Si potrebbe pensare che la lettera sia stata consegnata dal Medici stesso al Vasari perché questi pensasse a tradurre i soggetti iconografici in cartoni da fornire alle arazzerie ducali. In Palazzo Vecchio a Firenze la camera di Francesco de' Medici corrisponde a quella detta "del duca Cosimo", attigua allo studiolo dello stesso Francesco e decorata tra il 1559-1560 (cfr. 14, 21r-22v e 31, cc. 3r-4v) e la fine del 1562 (cfr. il "ricordo" del Vasari in 30, c. 25r /n. 283). ALLEGRI-CECCHI, p. 188, hanno riferito all'arredamento di questa stanza tre arazzi, di cui si hanno testimonianze documentarie, raffiguranti la storia del re Salomone, sulla base dell'analogia dei soggetti iconografici con le pitture della volta. Non è invece noto se gli arazzi con le storie di Teseo e Arianna siano stati eseguiti; potrebbero essere stati destinati anche ad un altro locale del quartiere di Francesco.
Unità documentarie collegate:
Segnatura: AV, 31 (65), cc. 150r-153v
Persone/famiglie:
- Borghini Vincenzo 1515-1580; nome citato
- Cambise re di Persia ; 2. ; 530-522 a.C.; nome citato
- Ciro : il Grande re di Persia ; 2. ; 558-528 a.C.; nome citato
- Dario re di Persia ; 1. ; 522-486 a.C.; nome citato
- Serse re di Persia ; 1. ; 519ca.-465 a.C.; nome citato
- Vasari Giorgio 1511-1574; altra relazione di D.I.
Bibliografia:
- Inventario e regesto dei manoscritti dell'archivio vasariano, Del Vita, Alessandro, Roma: R. Istituto d'archeologia e storia dell'arte, 1938, 209 p. ; 26 cm.
- Vasari, Giorgio, Lo zibaldone di Giorgio Vasari, Del Vita, Alessandro, Roma: R. Istituto d'archeologia e storia dell'arte, 1938, 358 p. ; 25 cm.
- Giorgio Vasari : principi, letterati e artisti nelle carte di Giorgio Vasari: Casa Vasari; pittura vasariana dal 1532 al 1554: sottochiesa di S. Francesco : Arezzo, 26 settembre-29 novembre 1981, Firenze: EDAM, 1981, 356 p., [201] p. di tav. : 376 ill. ; 23x20. Catalogo delle mostre. - In testa al frontespizio: Regione Toscana; Comune di Arezzo; Provincia di Arezzo; Soprintendenza ai beni ambientali architettonici artistici e storici di Arezzo