Gerarchia:
Da: Capponi Orazio (Roma)
A: Vasari Giorgio (Firenze)
Tipologia: lettera
Data: 1620-07-25
Note alla data: A c. 86v compare l'annotazione di mano di Giorgio Vasari il Giovane: "25 di luglio 1620, Monsignore Capponi, di Roma"
Contenuto: Il Capponi esprime soddisfazione per l'operato del Vasari [nel soprintendere ai lavori per la decorazione della Cappella Barbadori-Capponi in Santa Felicita a Firenze: cfr. 21, c. 17rv, cc. 76r-77v, cc. 81r-82v]. Si rammarica, solamente, di non essere stato informato delle difficoltà sopraggiunte nel tagliare i marmi per la realizzazione della "gran cornice" [presumibilmente lo zoccolo della parete destra] e del mancato inserimento di un fiore sotto l'arme [della famiglia Capponi], che avrebbe reso più alti gli epitaffi [inseriti nello zoccolo stesso]. Di questo però è responsabile [Antonio] Campogialli che non ha provveduto a far eseguire un "disegno dell'incrostatura" [cioè del commesso di marmi e pietre dure dello zoccolo?] a [Vincenzo di Pierantonio] Tagli, perché gli venisse inviato come richiesto. Ha perciò incaricato le sue sorelle di farlo realizzare e di mandarglielo. Esprime, altresì, stupore per la notizia ricevuta che due garzoni erano stati incaricati di ritoccare l' "Annunciazione" del Pontormo e che per restaurarla degnamente era necessario montare i palchi alla parete, dal momento che si era raccomandato di non toccare assolutamente "sì rare pitture". Tiene a precisare che questo suo ordine non è dettato dal voler risparmiare, come è stato insinuato, visto che per l'intera opera non ha badato a spese. A questo proposito si raccomanda che per eseguire gli scalini [di accesso alla Cappella] si spenda quanto necessario, affinché siano ben fatti utilizzando "quella pietra de' Pitti e Strozzi" [forse si riferisce alla pietra utilizzata nelle Cappelle di queste famiglie, rispettivamente in San Felicita e in Santa Maria Novella, o più in generale nei loro Palazzi?] e che venga incaricato dell'opera uno scalpellino capace, come, per esempio, quello che ha lavorato al [monastero della Santissima Annunziata] delle Murate.
Note: firma autografa, con annotazioni.
mm. 279x203; bianca la c. 86r; sigillo asportato a c. 86v; presenza di una lacerazione a c. 86.
Mano di uno scrivano.
A c. 85r, in basso a sinistra, compare la nota di mano dello scrivano: "Signor Cavalier Vasari".
Opere artistiche menzionate:
- Manifattura fiorentina del secolo XVII - pittore romano del secolo XVII, "Monumento reliquiario a San Carlo Borromeo", edicola in marmi policromi e pietre dure - olio su rame, Firenze, chiesa di Santa Felicita, Cappella Barbadori-Capponi, parete destra.
mm. 279x203; bianca la c. 86r; sigillo asportato a c. 86v; presenza di una lacerazione a c. 86.
Mano di uno scrivano.
A c. 85r, in basso a sinistra, compare la nota di mano dello scrivano: "Signor Cavalier Vasari".
Opere artistiche menzionate:
- Manifattura fiorentina del secolo XVII - pittore romano del secolo XVII, "Monumento reliquiario a San Carlo Borromeo", edicola in marmi policromi e pietre dure - olio su rame, Firenze, chiesa di Santa Felicita, Cappella Barbadori-Capponi, parete destra.
Unità documentarie collegate:
Segnatura: AV, 21 (55), cc. 85r-86v
Persone/famiglie:
Enti:
Bibliografia:
- Salvagnini, Gigi, Giorgio Vasari il Giovane - architetto o cortigiano?, «Granducato», 10, 1978, pp. 43-45.
- Fiorelli Malesci, Francesca, La chiesa di Santa Felicita a Firenze, Firenze: Cassa di Risparmio, 1986, 395 p. : ill. ; 34 cm. Introduzione di Ugo Procacci, Prefazione di Mina Gregori
- Del Vita, Alessandro, Regesto delle Carte Vasariane: lettere ad alcuni della Casa Va, «Il Vasari», VI, 1934, pp. 142-149.