Gerarchia:
Da: Capponi Orazio (Roma)
A: Campogialli Antonio (s.l.)
Tipologia: lettera
Data: 1620-03-07
Contenuto: Il Capponi esprime rammarico per essere stato informato da una "polizza" del cavaliere Vasari [Giorgio il Giovane] che il Campogialli non ha compreso le sue precedenti richieste riguardo alla realizzazione della nuova decorazione [della Cappella Barbadori-Capponi, nella chiesa di Santa Felicita a Firenze: cfr. 21, c. 17rv]. Aveva semplicemente domandato di conoscere "due misure" e invece gli è stato inviato un altro disegno dell'intera decorazione di cui non aveva bisogno, avendo già fatto realizzare uno schizzo dell'ornamento in commesso di pietre dure che da metà [della parete destra della Cappella] arriva fino a terra [riferimento al monumento reliquiario di San Carlo Borromeo]. Desidererebbe, infatti, che sopra lo zoccolo in marmo "africano", lavorato a Roma, ne venisse aggiunto un altro che arrivasse in altezza fino ai "piedi dell'immagine della Beata Vergine" [la Vergine annunciata nell' "Annunciazione" del Pontormo]; aveva a questo scopo richiesto quanto misurasse lo spazio tra la fine del primo zoccolo e la figura della Vergine. Vorrebbe che il Vasari facesse realizzare il secondo zoccolo a Firenze in marmo "mischio" di Carrara. Ritiene che sia sufficiente acquistare due lastre di 2 "braccia" e 11 ciascuna. Si raccomanda che la foderatura delle lastre non sia fatta in gesso, ma con una mistura di pece greca e polvere di marmo che fabbricano a Roma e che è più resistente all'umidità impedendo al marmo di staccarsi dopo breve tempo. Dallo schizzo accluso alla presente il Vasari potrà conoscere le sue disposizioni riguardo alla "pietra degli epitaffi"; desidera che ordini il marmo bianco senza venature della cava del Polvaccio [a Carrara: cfr. REPETTI, I, p. 490], per realizzare il corpo dei due piedistalli da porre ai lati dell'altare. Dispone che anche le cornici al di sopra e al di sotto [dell'altare] siano eseguite col medesimo marmo. Come modello invia due disegni realizzati per un altare da Giacomo della Porta, architetto [della fabbrica] di San Pietro [in Vaticano]. Procurerà lui stesso i marmi "mischi" per realizzare le facciate dei due piedistalli ed il fregio della cornice superiore. Quanto ai tre scalini [di accesso alla Cappella] desidera che siano ben lavorati e di materiale che resista all'usura del calpestio per oltre un secolo, suggerendo di non utilizzare la pietra "scagliola", bensì quella impiegata nella Cappella di [Niccolò] Gaddi [nella basilica di Santa Maria Novella a Firenze]. Vorrebbe che il lavoro venisse affidato allo scalpellino che ha lastricato la corte del [monastero della Santissima Annunziata] delle Murate [a Firenze], essendo capace e di poche pretese. Avvisa che invierà via terra una cassa contenente diversi oggetti preziosi fra cui una "santa e somigliantissima immagine di San Carlo [Borromeo, cioè la pittura su rame inserita nell'edicola in commesso di pietre dure del monumento reliquiario]" ed una lampada. Allegherà la "fede" del sagrestano della chiesa di San Giovanni dei Fiorentini a Roma, autenticata dal Console della Nazione fiorentina [Piero Guicciardini], in cui si dichiara che quest'opera, insieme con la lampada, è stata depositata per più settimane nella suddetta chiesa e qui utilizzata per le celebrazioni religiose. Si raccomanda di ottenere dal provveditore della Dogana [Lorenzo di Piero Dazzi] che gli oggetti e le pietre inviati da Roma passino senza eccessivi controlli, per evitare che si rompano durante le ispezioni. Chiede di essere informato in merito, o con la posta ordinaria di sabato [14 marzo], o per il corriere di Milano o Genova, nei giorni successivi. Rispedisce uno dei due disegni [del progetto decorativo] da restituire al Vasari.
Note: su carta intestata, firma autografa.
mm. 275x198; presenza di alcune piccole lacerazioni sulle carte e di macchie di umidità.
Mano di uno scrivano.
Opere artistiche menzionate:
- Manifattura fiorentina del secolo XVII - pittore romano del secolo XVII, "Monumento reliquiario a San Carlo Borromeo", edicola in marmi policromi e pietre dure - olio su rame, Firenze, chiesa di Santa Felicita, Cappella Barbadori-Capponi, parete destra;
- Pontormo (Iacopo Carrucci, detto), "Annunciazione", affresco staccato, Firenze, chiesa di Santa Felicita, Cappella Barbadori - Capponi, parete destra;
- Dosio, Giovanni Antonio, "Cappella Gaddi", Firenze, basilica di Santa Maria Novella.
mm. 275x198; presenza di alcune piccole lacerazioni sulle carte e di macchie di umidità.
Mano di uno scrivano.
Opere artistiche menzionate:
- Manifattura fiorentina del secolo XVII - pittore romano del secolo XVII, "Monumento reliquiario a San Carlo Borromeo", edicola in marmi policromi e pietre dure - olio su rame, Firenze, chiesa di Santa Felicita, Cappella Barbadori-Capponi, parete destra;
- Pontormo (Iacopo Carrucci, detto), "Annunciazione", affresco staccato, Firenze, chiesa di Santa Felicita, Cappella Barbadori - Capponi, parete destra;
- Dosio, Giovanni Antonio, "Cappella Gaddi", Firenze, basilica di Santa Maria Novella.
Unità documentarie collegate:
Segnatura: AV, 21 (55), cc. 76r-77v
Persone/famiglie:
- Carlo : Borromeo santo; nome citato
- Dazzi Lorenzo : di Piero n. 1560-attivo 1624; nome citato
- Della Porta Giacomo 1540ca.-1602; nome citato
- Gaddi Niccolò 1537-1591; nome citato
- Guicciardini Piero 1560-1626; nome citato
- Pietro santo ; m. 67; nome citato
- Pontormo Iacopo Carrucci o Carucci, detto il ; 1494-1557; nome citato
- Vasari Giorgio il Giovane ; 1562-1625; nome citato
Enti:
Bibliografia:
- Fiorelli Malesci, Francesca, La chiesa di Santa Felicita a Firenze, Firenze: Cassa di Risparmio, 1986, 395 p. : ill. ; 34 cm. Introduzione di Ugo Procacci, Prefazione di Mina Gregori
- Del Vita, Alessandro, Regesto delle Carte Vasariane: lettere ad alcuni della Casa Va, «Il Vasari», VI, 1934, pp. 142-149.
- Repetti, Emanuele, Dizionario geografico fisico storico della Toscana : contenente la descrizione di tutti i luoghi del Granducato, Ducato di Lucca Garfagnana e Lunigiana, Firenze: presso l'autore e editore : coi tipi di A. Tofani : [poi] Allegrini e Mazzoni : [poi] Mazzoni, 5 volumi ; 23 cm + [1] suppl.