Gerarchia:
Da: Vasari Giorgio (Roma)
A: Trezzi Ippolito (Venezia)
Tipologia: lettera
Data: 1546-01-09
Note alla data: Nel testo: "A novi giorni di Gennaro, nel XLVI al nuovo Calendaro"
Contenuto: Il Vasari risponde con una missiva in versi alla lettera del Trezzi [del 17 dicembre 1545: cfr. 9, cc. 19rv, 22rv], che asserisce di aver letto con grande piacere [Inc.: "Una vostra a me cara tanto"]. Esprime rammarico per non potersi recare a Milano come il T. avrebbe desiderato; è, infatti, trattenuto a Roma da numerosi impegni di lavoro [cfr. 30, c. 15v /n. 159 sgg.] e, quando li avrà terminati, è intenzionato a tornare a Firenze per completare "l'opera di Pisa" [la tavola con la "Deposizione" per la cattedrale di Pisa: cfr. 30, c.17r /n. 171], e perché sollecitato da Ottaviano [de' Medici]. Si augura di poter incontrare il T. in occasione del Capitolo fiorentino [dell'Ordine degli Olivetani], magari, se non a Siena [presso il monastero di Monte Oliveto Maggiore], a metà strada. Nell'occasione potranno discutere del progetto per la nuova chiesa [presso il monastero di San Vittore al Corpo a Milano, per il quale il T. aveva richiesto l'intervento del V.: cfr. 9, cc. 19rv, 22rv]. Lo ringrazia per averlo avvertito che Pietro Aretino è in collera con lui e assicura che non mancherà di scrivergli per rabbonirlo. Esprime riconoscenza nei confronti del Generale [degli Olivetani, Matteo d'Aversa], che ha preso le sue difese nei confronti delle accuse di ingratitudine mossegli dall'Aretino. Ha portato i saluti del T. a [Simone] Botti e [Raffaello] Griselli, mentre gli invia quelli di Raffaello da Montelupo. Non desidera parlare in questa sede di Pietro Vacca, che considera un usuraio [il V. era in trattative con il Vacca per la cessione del suo canonicato in favore dello zio Antonio Vasari: cfr. 9, cc. 1rv, 4rv; cc. 11rv, 16rv].
Note: mm. 292x215; inchiostro acido che ha determinato alcune lacerazioni sulle carte e la perdita di parte del testo.
DEL VITA, "Poesia inedita", pp. 6-7, identifica i versi in questione con quelli ricevuti dal Trezzi e ai quali quest'ultimo fa riferimento in una sua lettera del 1546-01-24, contenuta in 9, cc. 20r-21v.
Nel ms. Ricc. 2948, cc. 25v-33r, sono contenute alcune Stanze composte dal Vasari per Pietro Aretino che, per il loro contenuto, sembrerebbero costituire la risposta dell'artista alle accuse di ingratitudine mossegli dall'Aretino stesso e riferitegli dal Trezzi, come si evince dalla presente lettera (cfr. SCOTI BERTINELLI, pp. 286-293. Inc.: "Il premer molto a me, che tanto v'amo") .
DEL VITA, "Poesia inedita", pp. 6-7, identifica i versi in questione con quelli ricevuti dal Trezzi e ai quali quest'ultimo fa riferimento in una sua lettera del 1546-01-24, contenuta in 9, cc. 20r-21v.
Nel ms. Ricc. 2948, cc. 25v-33r, sono contenute alcune Stanze composte dal Vasari per Pietro Aretino che, per il loro contenuto, sembrerebbero costituire la risposta dell'artista alle accuse di ingratitudine mossegli dall'Aretino stesso e riferitegli dal Trezzi, come si evince dalla presente lettera (cfr. SCOTI BERTINELLI, pp. 286-293. Inc.: "Il premer molto a me, che tanto v'amo") .
Unità documentarie collegate:
Segnatura: AV, 21 (55), cc. 1r-2v
Persone/famiglie:
- Aversa d' Matteo attivo 1544-1556; nome citato
- Botti Simone : di Simone di Matteo 1510-1566; nome citato
- Griselli Raffaele attivo 1544 ; m. 1573; nome citato
- Medici de' Ottaviano 1482-1546; nome citato
- Pietro Aretino 1492-1556
- Raffaello : da Montelupo 1504/05-1566/67; nome citato
- Vacca Pietro sec. 16.; nome citato
Bibliografia:
- Inventario e regesto dei manoscritti dell'archivio vasariano, Del Vita, Alessandro, Roma: R. Istituto d'archeologia e storia dell'arte, 1938, 209 p. ; 26 cm.
- Del Vita, Alessandro, Una poesia inedita di Giorgio Vasari, «Il Vasari», VII, 1935, pp. 5-23.
- Scoti-Bertinelli, Ugo, Giorgio Vasari : scrittore, Pisa: Nistri, 1905, vii, 303 p., [2] c. di tav. : ill. ; 23 cm.